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La legge italiana affronta la gestione del sistema di protezione dalle radiazioni ionizzanti affidando le responsabilità principali al datore di lavoro (DDL).

 Parte delle responsabilità, di tipo esecutivo e operativo, sono comunque affidate anche a coloro che la legge indica come dirigenti, preposti e lavoratori. Questi ultimi, come gli altri sono tenuti ad osservare specifici obblighi che saranno dettagliati nel seguito. L’organizzazione e la gestione tecnica del sistema sono affidate dalla legge a due figure con specifici titoli formativi e professionali: l’esperto di radioprotezione e il Medico Autorizzato.

Viste le raccomandazioni per la sorveglianza e la protezione individuale dei lavoratori la seconda incombenza di pari importanza in fase di pianificazione della protezione è la classificazione delle aree, che determina il tipo di controlli ambientali da mettere in atto in ciascuna di esse. Ogni area di lavoro sottoposto a regolamentazione per motivi di radioprotezione costituisce una zona classificata. 

Le zone classificate sono suddivise in:

  • Zone Controllate: sono le aree in cui, sulla base degli accertamenti, sussiste la possibilità che i lavoratori in essa operanti superino i valori previsti per la classifica-zione in Categoria A;
  • Zone Sorvegliate: sono le aree in cui sussiste per i lavoratori in essa operanti la possibilità di superamento di uno dei limiti previsti per le persone del pubblico.

Tutte le zone classificate (Zone Controllate e Sorvegliate) devono essere evidenziate con apposita segnaletica. Le Zone Controllate sono inoltre delimitate e le modalità di accesso in esse sono opportunamente regolamentate. L’individuazione delle Zone Classificate è anch’essa affidata all’Esperto di Radioprotezione e viene effettuata sulla base di una valutazione a priori dei rischi.

Le zone classificate sono indicate con adeguata segnaletica di sicurezza che ha nel simbolo “pericolo radiazioni ionizzanti” il suo elemento fondamentale. Solitamente è anche indicata la modalità di accesso alle aree classificate. Ogni sorgente radioattiva salvo quelle non sigillate in corso di manipolazione è etichettata con il simbolo internazionale pericolo di radiazioni ionizzanti.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA (DPC)

  1. protezione pensile da soffitto posizionato tra paziente e operatori, protegge la testa, gli occhi e il collo e riduce la dose al busto e al capo degli operatori.
  2. barriere mobili con ampia visiva di osservazione indicate in modo particolare per la protezione del personale infermieristico e del personale addetto alla anestesia..
  3. schermi di protezione da applicare lateralmente al lettino angiografico in funzione delle energie dei raggi X impiegati, possono garantire attenuazioni della radiazione diffusa fino al 95-97% . 
  4. telini copri paziente teli che contengono elementi schermanti (bismuto o tungsteno-antimonio) da posizionare sul paziente.

MODALITÀ RICHIESTE DPC

In questi casi non è prevista la compilazione di un modulo. La richiesta può essere effettuata semplicemente inviando una e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. fornendo tutte le indicazioni necessarie per la valutazione degli ERP